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chiaro ci che cerco di toccare

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Mi hai condotto nel tempo anteriore a questo esilio

penetrando nello spirito, nel suo principio al nome;

delle nostre lingue differenti hai fatto pentecoste,

dove il legno è primizia della croce,

in questo quattro Aprile, e oggi

 

sull’orlo del mio abito, colorato,

qualcosa vive  e luce a giorno 
è la radice interiore  di quel  figlio,

la gestazione, al culmine del dolore,

che promette di crescere

senza voltarsi indietro,

per diventare a ogni gradino carne

e tempo eterno insieme, nell’epiclesi

riunendo il cielo alla mia terra,

dove le acque sono amare

e amaro il nome. Condotto al tempio,

intanto sale,

comprendendo tutto l’infinito

che si limita nel cuore,

come canta l’ufficio di Natale:

“la terra offre una grotta all’inaccessibile”

 

Ha le gambe nude questo riso

di mio figlio

con una mano sola  copre il pube

nell’istante in cui tutta la tua voce

ci raggiunge a domandare  del finito,

aprendo una porta, in risonanza intima

col nome, nessun segreto divide più

le nostre labbra separate. Nel dire: io ti vedo,

Luca- è chiaro

ciò che cerco di toccare.

 

Egli riderà per sempre

dove  Dio ha fatto un riso

anche per noi.

 Nando - 05/04/2014 09:18:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

"Comprendendo tutto l’infinito/che si limita nel cuore":
Raggiungi vette di profondità, come un ispirato musicista che compone con le note partiture sì sublimi anche quando drammatiche, tali da diventare il "luogo" dove l’umano incontra il divino rimanendo nell’umano.
Una poesia come un corpo quadrimensionale, innumerevoli facce, inesauribile nelle parole in versi ordinate, tessuto fine di una trama che arriva dentro chi legge, "ferendolo" nell’anima e nel cuore.

 Loredana Savelli - 04/04/2014 22:53:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Intuisco un dolore immenso, che tuttavia si confonde col gemito indistinto di tutti gli umani. Come sempre il tuo canto è sfuggente, ma lascia addosso una sensazione intensa, lo stare su un crinale fuori dalla dimensione tempo.
Ciao Amina

 Lorenzo - 04/04/2014 22:53:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo » ]

cioé, gli occhi sono belli, ma dove, dove nasce lo sguardo ?
non ha nemmeno bisogno degli occhi

 Lorenzo Mullon - 04/04/2014 22:52:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

È tutto chiaro quello che il nostro sguardo tocca, lo sguardo lo sguardo ! ! !

 quattrostraccisullapelle - 04/04/2014 22:03:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

Bellissima, MiaInsuperabilePoetessa!
Ora con il cuore grato per il dono che ci hai offerto, ancora piú prezioso per il dolore unico e che fa simili le madri, torno nel silenzio della lettura di questa tua stupenda poesia, con il tuo Luca a "fianco".

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